FEDI CONTAMINATE

…Se Gramsci potesse sentirvi
signori gramscisti
…e pure tali gramsciani,
sventolare il suo nome
come certi cristiani Cristo!
  Se Gramsci potesse vedervi
così rigorosi e inquadrati,
proferire scomuniche,
dar patenti d’ortodossia,
compromettere, concordare.
  …E potesse ancora sentirvi,
al di là di teorie e assemblee,
nel vostro quotidiano conformismo,
ossequienti a ciò
che dite aborrire.
  E potesse ancora vedervi,
consociati ai ‘papalini’,
celebrare il ventinove, in adesione
alla statale ora di religione:
insulto al Segno di contraddizione…

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Questa invettiva risale al periodo di mia intensa militanza in una Associazione Gramsciana, cosa possa averla ispirata è abbastanza palese alla prima lettura.
Purtroppo ho potuto constatare di persona e per mezzo di diverse testimonianze, che la saggezza popolare espressa mediante i proverbi, ha quasi sempre ragione. In molti gruppi, ma nella fattispecie (come in questo caso) semplici correnti di pensiero, agiscono contrariamente a quanto predicano, dunque spesso ciò che ci appare lindo e ammirevole dall’esterno, mostra il marcio quando si milita, ci si addentra nei meccanismi interni e si ha a che fare con le persone.
Questa non vuole essere una condanna sommaria, peraltro è “solo” politica. Capita sempre di avere mele marce, non è un problema perché si possono gettare… diverso è quando esse prendono il sopravvento, dirigono e va in malora l’intero albero: la storia è piena di esempi, basta citare le contaminazioni eclatanti di cristianesimo e comunismo/socialismo.
(XIV.XXV – 22.11 A)

IL MANIFESTO

Orémus: il clero reazionario è
avverso all’obiezione di coscienza,
favorevole perciò alle guerre.
Kyrie eleison et Christe eleison.
Non capisco allora perch’è contro
rivoluzioni armate socialiste
tendenti a ripristinare giustizia,
mentre la guerra porta solo faa-me.
Constantia!

Disperato, profugo esasperato,
stanco di vivere ristretto, oppresso,
la risposta armata è vendetta,
non rivoluzione, liberazione.
Sangue chiama sangue per i tuoi figli.
Per un progresso saldo al socialismo
occorre lotta dura al capitale,
con resistenza attiva nonviolenta.
Aa-men!

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Brano estemporaneo scritto lo stesso giorno del precedente e riportato, senza titolo, nella stessa scheda cartacea. Ero a Roma da appena un mese e mezzo.
Non fa altro che riportare quello che già allora  (vent’anni) era il mio pensiero, movendosi tra quelle che alcuni potrebbero chiamare le “mie contraddizioni”, ma che in realtà sono le contraddizioni della chiesa da una parte e della “lotta di popolo armata”, la quale dato che è “di lunga durata”, tanto vale che sia nonviolenta.
Con la chiesa ufficiale non c’era neanche storia; frequentavo una comunità di base, quelli che sono ancora oggi i Cattolici del dissenso, era vivissima allora la teologia della liberazione in America latina e non del tutto nonviolenta per la verità…
Mi muovevo invece politicamente tra compagni che si definivano in gran parte atei e che ogni volta mi facevano due palle così per il fatto che fossi credente… Trovare chi la pensava come me (fuori dalla comunità) era una rarità e non era ancora accaduto.
Il brano va letto come se si officiasse una funzione religiosa, non per essere dissacrante, ma solo per sdrammatizzare (stile Giovanni Lindo Ferretti per intenderci).
(VI – 9.12 Rm)


http://nonviolenti.org/doc/varco_della_storia.mp3