DEPENDI POETARE IN COSTA REI

Dependi poetare in Costa Rei
est pritzisu si nd arregodare
ca versos depemu dedicare
a fitzos meos in limba de su Ei.

Sa noba si dd’apu annuntziada
a tot’e tres po mes‘e su pitzinnu
prexerosu de m’ajudare a un innu,
ma narat “raju” ca de issu tratada.

Sa majore strantzit sa novella
e narat “mamma!” cun boxi scannida:
Non me ne frega niente!” Presumida!
Sa pitica àudit bella bella.

Ita narre insas in Muravera?
Ca Aset est unu pagu preitzosa,
Latona po dromiri est cosa cosa
et Ermes sa bòcia fìsciu imperat.

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Brano giocoso (quartine di endecasillabi a rima alternata), dedicato, familiare, stimolato dal mio vezzo (tuttavia spesso mancato) di comporre versi in località ove mi capita di soggiornare o semplicemente passare.
Il commento è compreso nei versi stessi.
Per ragioni di privacy i nomi indicati non sono quelli originali.
(XXI.XXXIV – 30.8 Muravera – Costa Rey)

Traduzione:
DOVENDO POETARE A COSTA REI
Avendo deciso di comporre versi a Costa Rei (1)/ è d’uopo che ricordi/ di aver anche deciso di dedicare versi/ ai miei figli nella lingua del ei. (2)/
La notizia l’ho comunicata/ a tutti e tre tramite il più piccolo,/ compiaciuto di aiutarmi a comporre un brano,/ ma esclama “raju” (3) quando apprende che tratterà (4) anche di lui./
La maggiore snobba la novità/ e invoca “mamma!” con voce roca e stridula:/ “Non me ne frega niente!” Presuntuosa!/ La piccola annuisce affettuosamente./
Che dire allora in Muravera?/ Che Aset è un poco pigra,/ Latona per dormire è davvero abile/ ed Ermes gioca spesso a pallone./

Note:
1  Località balneare della Sardegna sud orientale nel Comune di Muravera.
Ei, cioè il “si” sardo.
3  Si tira indietro. Letteralmente “lampo!”
Tràtada da sdrucciola si fa piana per ossequio alla rima.