SEGMENTO OSCHIRI – MONTI

Justy is the cruellest romance:                suggestion     
she loves me but would hate me…       
Chi si firmaus nos nd arruint                         resonance 
puru is milliardàrius.   
Inquietudine. Le nubi grigie                              atmosphere
incombono nel tardo pomeriggio.   
Costei mi ama, non nega, ma tace,              conjecture
perifrasa, per un buon interprete.    
Una e trina, la dolce,                                mystery
la testarda, la dura.   
Trovare il bandolo di                                     matassa
Justine si rivela arduo.                
Eccentrica fino a un certo punto,                        analysis
manda la sensibilità in ferie   
insieme alla fantasia e al sogno,                   dualism
richiama all’opera l’intransigenza.   
Sovrana di sagacia                                   quality 
assai funambolica,   
lasciati andare, gioca                                     temptation
semmai d’indice e medio   
under the covers listen my fantasies                    epigone
and do not refuse the implementation.   
Che tempo fa? L’economia va a pezzi,          clamors 
capitali estero, stato ad personam

segmentoIl segmento Oschiri – Monti non è il tentativo di introdurre la geometria nei versi, ma il tratto di ferrovia sarda ove ho composto questi. Scelta strana forse, tuttavia, nella fattispecie, il luogo di composizione interferisce con la stessa, per lo stato d’animo che qualche sms non piacevole indusse a tentare di descriverlo, ma anche per l’influsso e la registrazione degli echi ambientali e del paesaggio esterno.
Messaggi indisponenti e dolci si alternavano, come a produrre un umore variabile, sinusoidale, quindi in qualche modo la geometria c’entra ed è riprodotta nel disegno stesso creato dall’alternarsi di endecasillabi e settenari sciolti. L’ammirazione si alterna all’invettiva e a quel pizzico di sarcasmo che non guasta, in maniera composita e multilaterale, a seconda della sensibilità del lettore.
Un breve film o teatro surreale, quasi istantaneo, con citazioni illustri, da Eliot a Sade, e meno, ma non per questo meno autorevoli, i rumors dei passeggeri del treno.
Se il brano non vi piace potete divertirvi a trovare lo spot che si nasconde nelle iniziali dei titoletti dei distici, per la cui soluzione vi soccorre l’immagine.
(XXV.XLI – 18.10 Berchidda)