UNA CONCLUSIONE

Un altro capitolo dell’epopea di L e del nostro narratore nei loro sedici anni; appare un po’ sbiadito nel ricordo, ma le testimonianze del tempo assicurano momenti di intensa passione prevalentemente di lui che ne custodisce memoria e li valorizza.

Ce n’è bisogno trattandosi di giornate semplici, piccole feste musicali nelle piazze o nei cortili di nonni e prozii, dove l’apice dei bollori adolescenziali si sfogava appiccicati nei lenti d’epoca, agevolati da profumi, carezze celate, il piacere del tatto sugli indumenti e delle labbra nello sfiorare il viso o il collo. Non erano solo effimeri piaceri, ma anche atroci sofferenze per fatti insignificanti causa di grandi paranoie, di analisi infinite, amplificate, che rivisitate oggi strappano un sorriso, ma hanno avuto importanza probabilmente fondamentale nella formazione individuale, sono storia nouvelle, dei comportamenti sociali…

Come oggi il panorama musicale giovanile era complesso, forse un po’ meno, ma non percepito universalmente; diversamente da oggi meno confuso nei generi, forse più netti e meno contaminati. Oggi nel termine “pop” viene racchiuso un po’ di tutto, anche quel poco che resta di un certo filone “impegnato”, nel tempo che stiamo analizzando non era ancora esploso il progressive, ma si era in piena era psichedelica, poi assorbita da quello e si poteva semplificare chiamando il tutto rock, non esattamente nel senso originario (rock ‘n roll), ma in un nuovo significato semantico che andava dalle rielaborazioni classiche fino all’hard rock, tutto ciò si contrapponeva al “commerciale”, “leggero”, “melodico”. I due generi nel periodo di transizione videro anche degli ibridi o “traslochi”, soprattutto dal commerciale all’impegnato (negli anni successivi è avvenuto anche il contrario, cito per tutti Alan Sorrenti). Un po’ nel mezzo stava il dutch sound (Shocking Blue, Robert Long & Unit gloria), gruppi anglo-francesi (Rare bird, Jupiter sunset – Back in the sun), anche italiani (Quelli, poi PFM; New Trolls, Orme)… Si usava scrivere versi usando la metrica di brani famosi, esempio Take to the mountains di Richard Barnes, diventata 2 novembre (poi in revisione Una conclusione).

Che accadeva quel 2 Novembre? La mini vacanza scolastica si trasformava nella possibilità di re-incontrare amicizie lontane, in quanto molti si trasferivano nei luoghi d’origine per la ricorrenza.

Gli incontri potevano creare momenti di gioia o anche rammarico. Con L era tutto finito sotto l’aspetto sentimentale e lui sentiva un senso di frustrazione in sua presenza, si abbandonava alla nostalgia ascoltando continuamente la struggente Back in the sun, che aveva accompagnato momenti migliori. All’amarezza si aggiungeva il rimpianto di non aver osato abbastanza quando poteva, i sentimenti erano contrastanti, dal dolore al desiderio di voltare pagina e tentare di dimenticare. Anche stare con gli amici aumentava lo sconforto, il senso d’angoscia.

Dimenticare è facile solo a dirsi, i pensieri difficilmente si possono fermare: allora si rimugina su tutto, sugli ideali differenti, alla vita che lei condurrà “lontano”, a quali saranno i suoi pensieri e la reazione ad essi. Tuttavia presto la delusione lascia spazio all’illusione e alla speranza, magari in un nuovo incontro che possa dare sollievo. Ed è un ciclo continuo in cui alla positività segue il dispiacere, il non capacitarsi del precipitare del rapporto appena al suo inizio e nella stagione meno adatta a reagire, quella più buia e fredda.

Inutile ribadire le considerazioni già ampiamente esposte sugli scritti ultragiovanili, piuttosto retorici, talvolta ripetitivi, monotematici, ma tuttavia documenti utili alla memoria. Se non ci fossero buona parte di essa si perderebbe, giacché talvolta sono incentrati su episodi oggettivamente insignificanti, ma che invece aprono un mondo nei ricordi della persona interessata, per questo vanno valorizzati come documenti fondamentali per la ricostruzione di storie, fungono da piccoli tasselli che uniti ad altri creano un racconto dettagliato, che altrimenti sarebbe aleatorio e privo di interesse per gli stessi protagonisti.

8 una conclusione

 51 Una conclusione (8 – II – 5.11 s) a 30.12.2023