NOTESTA PURU AT A PASSAI

Sa noti at a passai, certu, at a passai…
Mabaditu siat su momentu chi est
inghitzadu su giogu a su maceddu,
mabaditas is faddinas, is dudas,
su machìmini e totu is falsidades.
Mabaditu su mudigori chi ‘enit
cunfùndiu cun s’assuntu, cun su sinnu.
Muntonis de arrefrigadas, refudus,
sderrexonadas, logu a su scarràbiu
e su ciorbeddu in su cungeladori…
At a torrai a bessiri su sobi,
impari cun tui ap’a abarrai de prus.

notesta puru at a passai

Rappresentazione dell’assurdo… Maledizioni, massacro, sospetto, falsità, rifiuto, pregiudizio, e via dicendo. Non sembrerebbe l’esatta rappresentazione di un periodo felice, eppure lo era, con gli opportuni limiti lo era; l’elemento felicità era indubbiamente presente seppure con il suo moto sinusoidale complesso.
Questo già spiegherebbe tutto, ma la riflessione è su un’umanità votata a fuggire la felicità, crogiolandosi nelle più improbabili problematiche esistenziali che distruggono il tempo, la vita, la pace e proiettate sulla società creano un’esistenza conflittuale senza fine a tutti i livelli.
Quali armi hanno in questo contesto le voci fuori dal coro? Armi non ne hanno, solo strumenti efficaci per resistere: la speranza e la positività.
Potrebbe bastare, perché si può capire che il ritorno al sardo, rappresenta necessariamente l’espressione più intima e spontanea del momento affrontato, lo stesso che richiama il lampo più maledetto di Ungaretti (Anche questa notte passerà./ Questa solitudine in giro/ titubante ombra dei fili tranviari/ sull’umido asfalto./ …) prescindendo da ragioni tecniche; quanto alle citazioni presenti negli ultimi due versi, le lascio agli interpreti dei crop circle.
(XXVI.XLII – 27.3 A)

Elaborazione in italiano:
ANCHE QUESTA NOTTE PASSERA’  *
La notte passerà, certo, passerà…/
Maledetto il giorno che ha/ avuto inizio il gioco al massacro,/ maledetti i malintesi, il sospetto,/ le paranoie e tutte le falsità./ Maledetta l’afasia che viene/ confusa con l’essenza, con i segni./
Miriadi di contraddizioni, rifiuti,/ illogicità, spazio al pregiudizio/ e l’intelletto in freezer…/
Come altre volte il sole nascerà,/ insieme a te starò di più.

* Il titolo cita Noia di Giuseppe Ungaretti