LOTTA EFFICACE

Compagno,
ti hanno rubato la terra
e sei disperato.
Fratello,
dormi sulle sabbie del deserto
e i re ti bandiscono;
hai impugnato le armi
vedendo indifferenza intorno a te,
hai colpito anche chi non conta,
hai risposto all’ingiustizia
con tutta la tua rabbia.
Non hai fatto il gioco di chi ti odia?
ora egli può dire che sei malvagio,
pur essendolo mille volte tanto.
La tua lotta non è vincente,
non dà garanzie di lunga pace
in quanto i mezzi prefigurano i fini…
E allora solleva il pugno,
spezza il fucile e leggi il Libro,
comincia la tua lotta efficace.
L’odio si distrugge con l’amore
e il mondo nuovo si realizza col tempo:
unità, autodeterminazione, autogestione,
comunione, libertà, uguaglianza,
da Damasco a Chicago,
da Belfast a Valparaíso.

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Riflessione giovanile (vent’anni) che prende spunto dalla questione palestinese alla luce delle mie idee nonviolente in erba. Frutto di letture e frequentazioni eterogenee, dagli obiettori di coscienza, ai radical chic, agli ambienti della nuova sinistra e soprattutto di qualche Palestinese, studente a Roma. Un crogiuolo di opinioni, tra le quali la mia, già formata, visto che non è mutata negli aspetti fondamentali, semmai può essersi arricchita l’analisi.
La storia ci insegna chiaramente che il ricorso alle armi è sempre fallimentare; i fautori della guerra portano con se dei principi di distruzione che inevitabilmente si proiettano nella società che andranno a costruire, peraltro costantemente minacciata dagli sconfitti.
La nonviolenza, sebbene lotta dura e duratura, con l’inevitabile e concreta solidarietà internazionale, avrebbe verosimilmente già risolto la questione, che invece non è migliorata e forse, anzi, è peggiorata.
Ciò non assolve, tutt’altro, la Comunità internazionale e soprattutto gli stati più potenti, dagli USA all’Europa, per l’inerzia ipocrita con la quale affrontano questa e altre questioni, per calcolo e sporchi interessi.
La primissima stesura, più esplicita e utopica, conteneva riferimenti all’anarchia e a Cristo, con l’obiettivo di un socialismo umanitario definitivo.
(VI- 30.11 Roma)