LO

Il sogno fluisce color seppia,
ritorna per slide animate
di tue ultime immagini viste.
Il panorama trasparente
tale a furore steinbeckiano,
pure il selciato è evanescente.
Per niente pago di riguardi…
Ora la dissolvenza, fondou!
Tua madre in casa indaffarata,
sempre gentile e sorridente.
Noi là, nel divano all’angolo,
insieme alla loquace Mona.
Tu dolce, tranquilla, serena,
magnifichi tanta bellezza
con un’allegria allusa appena,
tra il raggiante e chi la sa lunga.
Le vostre bocche a cuore, unite.
Svaniscono i particolari
come gli affreschi della metro…
Esci, riduco le distanze.
Voi offrite gadget d’amore.
Campo totale su tuo padre,
lui legge e non chiede di nulla,
fa un uhm familiare nel tono
che crea un’eco col timbro noto.
… E mi riscopro ancora in viaggio,
son pieno di te, ma dove sei?
Or nemmeno molti anni or sono
in un luogo vicino ai laghi
stava una ragazza named Lo.

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Novenari sciolti
(XXVIII.XLIV – 21.7 A)