UNA CONCLUSIONE

Mi ha lasciato da tempo
facendomi sentire inutile
e trovare un senso solo
nella mia canzone.
La sera che finì
avrei potuto sedurla,
quando se ne andò
cercai di dimenticarla.
La notte soffrii,
mi pervase il vuoto;
non mi consolai
tornando tra gli amici.
Dopo giorni d’amore
mi abbandonò di colpo
e passai dalla felicità
alla squallida angoscia.
Ora penso ai suoi ideali,
forse diversi dai miei,
a come vivrà lontana
e se mi ricorderà.
Non credo pianga,
ma spero ancora
in un nuovo incontro,
per soffrire meno.
Una conclusione improvvisa
proprio all’inizio del legame:
la baciai, poi si dileguò
e fu una grande perdita.
La grande delusione
venne con la stagione triste;
il freddo cominciava a gelarmi
nelle strade deserte.una conclusione.jpg

Sedici anni appena compiuti; periodo, stile e amore, lo stesso degli ultimi tre brani pubblicati. Questa rivisitazione (a prescindere da tutti i limiti compositivi adolescenziali già evidenziati), illumina dei momenti di intensa passione, finiti nell’archivio storico della mia mente e valorizzano (dentro di me) l’operazione che sto facendo.
Rivivo quei giorni, i motivi musicali, i lenti ballati appiccicati in ogni parte del corpo, i profumi, le carezze, i contatti, l’effetto seta dei suoi vestiti, gli abbracci, l’eccitazione, il piacere delle labbra sul suo viso o sul collo… e sofferenze atroci adolescenziali, massime, superiori d’intensità a quelle adulte, anche se più assorbibili nel tempo.
Questo brano molto modesto, scopro che ha un’importanza fondamentale per la memoria di quel periodo, mi rimanda stormi di informazioni e sensazioni.
Anche questi versi sono riveduti rispetto all’originale, che come altri, riletto dopo i vent’anni mi sembrò retorico e imbarazzante. Quando poi le cose si “storicizzano” diventano più lievi e si leggono con un sorriso benevolo.
Se non avessi conservato l’originale, avrei perso la memoria di alcuni particolari, invece posso dire che la canzone cui si allude nel testo, era Back in the sun, che comparve in diverse versioni: Jupiter sunset, Robert Long & Unit gloria, Quelli (poi PFM); apparteneva al cosiddetto dutch sound; una colonna sonora tormentone per i piccoli romantici del periodo. La metrica, invece, era presa dalla cover di Take to the mountains (Richard Barnes), sparita poi nella revisione.
Il titolo originale era “2 Novembre…”, pensate un po’! Sensazioni quasi in presa diretta scritte il 5 (tre giorni dopo) sul tavolo di studio, appena tornato a scuola dalla mini-vacanza.
(II – 5.11 Sestu)
UNA CONCLUSIONEultima modifica: 2007-03-20T13:40:00+01:00da thewasteland
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34 pensieri su “UNA CONCLUSIONE

  1. Bei tempi quelli! Quando le delusioni d’amore diventavano l’inizio di una nuova emozione. Il dolore durava il tempo d’ascolto di uno di quei dischi di vinile…la nostalgia un pò di più…il ricordo ancora oggi ci accompagna. Un abbraccio.

  2. La fine di un amore è sempre devastante, che si abbia 16 anni o quaranta…cert o il dolore, il modo di percepirlo, la nostra maturità ed il tipo di storia d’amore cambia, ma la tristezza è la stessa.
    “Chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo.”
    Bisogna saper vivere anche il presente,ogni tanto qualche tuffo nel mare dei ricordi può essere salutare, ma bisogna saper riemergere da quel limbo.
    Un abbraccio per il presente, passato e futuro.

  3. Ciao Max spero che le festività pasquali tu le abbia trascorse bene.Grazie per le belle iniziative che mi segnali via mail.Nu basidu!

  4. ciao com’è andata la Pasqua? non sono passata a farti gli auguri ma nemmeno tu a me…così siamo pari 😛 fatti sentire presto. un abbraccio

  5. Ciao Max come va la vita? La primavera ci sta deliziando con splendide giornate dove sarebbe auspicabile dedicarsi all’ozio e niente più…ma ahimè il lavoro chiama.
    Nu basidu!

  6. troppo lungo da raccontare e poi… è finita e non vorrei tornarci sopra.
    è rimasta un po’ di amarezza ma la vita è questa. Io chiedo scusa molto facilmente, anche troppo a volte, ma tal soggetto non merita proprio. E’, in assoluto, la persona più ottusa che ho conosciuto, quindi è come parlare ad un muro. tempo perso. grazie e buon proseguimento.

  7. sono gentile ed educata e non dico a cosa si poteva attaccare il tipo, perchè essendone evidentemente privo, non è gentile. come faccio a sapere che ne è privo? dall’assenza di QI della sua testaccia di cazzo!

  8. Clicca sul banner che trovi nel mio blog e vai al sito di grafica clicchi nelle categorie sport vedi quello che ti piace copia il codice sotto e lo incolli nel tuo box inserisci è facile.
    Ciao internauta

  9. Ciao Maxeddu grazie per il tuo entusiasmante commento.
    Scrivimi se hai un pò i tempo e voglia di raccontarmi di te.
    Io sono un pò preoccupata per la salute di mia madre e di una cara amica che ha un tumore al seno, il lavoro mi prende molto tempo ultimamente.Que sti giorno di festa li stò passando riposandomi e facendo delle belle passeggiate.Qui sembra già estate…
    Nu basidu!

  10. Scusa , per la procurata caccia al tesoro . Sinceramente , non ricordo quando ti ho lasciato un commento , ma spero di essere in tempo per attaccare il bottone che citi . La mia valle è quella di un affluente del Po , tra Liguria e Piemonte , ma tra la Moric e me c’ è un abisso . Di anni e di denaro . Riguardo al Sol dell’ Avvenir , ormai , come si diceva a Genova una volta , ” sun messe dite ” , son messe dette . Buona domenica ! wally

  11. Ma ora cosa scriveresti, che sensazioni provi, se ne provi ancora? Oppure è talmente forte la nostalgia di allora che rivedere te-ragazzo ti aiuta a vivere il presente?

  12. mi hai ricordato quei giorni lontani, ma soffro ancora così, la sera piango ancora, come quella volta che passai il pomeriggio a piangere con il libro di storia in mano e il giorno dopo presi 8-(?) all’interrogaz ione, per un Nicky, che perdita di tempo! un bacio, Alex

  13. Grazie per il passaggio, grazie per le tue parole che mi hanno fatto davvero un immenso piacere, credi! Leggere ciò che scrivi mi lascia senza parole, hai doti non da poco come poeta e sicuramente anche come persona. Denoti grande sensibilità, grandi doti introspettive. Oltretutto pensando ad un certo periodo della mia vita, leggendo questo tuo post, mi ci ritrovo tantissimo!
    Silvietta blog Sweetland

  14. Beh forse ti sei un pò perso te….comunque è bello ritrovarsi.Perc hè non pensavi di trovare Gramsci nel mio blog?, sono nata e morirò proletaria e lui ha dedicato il suo tempo al nostro mondo e al nostro futuro, poi mi sono piaciute molto le sue parole da uomo sardo e in parte mi sono riconosciuta, soprattutto in quella chiusura tipica che ci isola dagli altri.A si biri.Paola.

  15. Aprile è il più crudele dei mesi, genera
    Lillà da terra morta, confondendo
    Memoria e desiderio, risvegliando
    Le radici sopite con la pioggia della primavera, la terra desolata di Eliot…grazie della bellissima dedica…l’eff etto che ti faccio è gradevole da farsi…chiedi pure, anche se questo mistero va bene così, no?

  16. Eh si forse una nota di ambiguità c’è ma non lo dire al mio moroso ^__= Angel che belli i ricordi, anche io provo le stesse emozioni quando rileggo i miei scritti adolescenziali. .. Un bacio! Ps: anche io sento quest’aria di restaurazione, purtroppo…

  17. Se ben ho capito stai rivedendo parole scritte in altri tempi e in altre sensazioni, credo che essendo fuori dall’impeto del momento, la visuale cambia, nonostante rimangano momenti di bei ricordi legati all’adolescenz a, è UN BEL CONFRONTO, NON CREDI?CIAO , IO INCOMINCIO A SPAZZARE…

  18. no thewasteland. mi spiace nn sono luce… ,e mi dispiace molto che la tua amica sia sparita, ma forse tornerà— Cacchio complimenti grandiiissimi per il tuo blog è faaantaaastiiii ccoooooo!!!!
    Ti auguro un buon 1° Maggio..
    Giada

  19. scrivo troppo lo so, ma questo mi aiuta è una valvola di sfogo!
    Per il calcio, boo lo trovo noioso e troppo assillante..
    Comunque anche tu scrivi abbastanza..
    Un bacio..

  20. col tempo si perde sempre più tempo! interessante… . anch’io mi assento molto dal blog ultimamente…s empre meno tempo a disposizione! un bacione ^_^

  21. mi piace la conclusione, sicuramente quando succede spalanca altri orizzonti, forse mancavano le affinità…comunque scrivere è una risorsa e scavare dentro noi fa sempre bene, anche se si soffre un pò alla fine si capisce meglio il senso delle cose, a presto, lau

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