Contemplo chiaroscuri volto
d’equa effigie di dea greca
dalle palpebre poco alte,
simmetriche labbra chiuse
Carezzo i tuoi capelli
colore del fulgido oro;
sfioro le tue gote velluto,
schiudo la tua bocca con mia
in bacio che priva dei sensi;
la lingua risale sul naso
ad aprire i tuoi occhi cielo.
Un volto, un’anima, luminosa arte… i versi fluiscono da soli e bastano a se stessi.
(XXII.XXXVIII – 22/23.3 A)