EUROPA DEI POPOLI

Nella penombra appena schiarita dalla lucerna,
il cui bagliore era assorbito dagli alberi d’ulivo
ondeggianti al soffio del vento d’autunno
e dai muri a secco di basalto,
nella strada deserta di Figus,
l’uomo si avvicinò al portale ad arco,
aprì, lo varcò e si perse
nel cortile buio della casa.
Rita Urraci udito il tocco sul vetro della porta,
aprì senza esitazione.
Bardilio Cannas era atteso.
I compagni, rotto il cerchio intorno al focolare,
lo abbracciarono uno dopo l’altro.
Egli comunicò la riconquistata libertà
avvenuta senza spargimento di sangue.
Così i patrioti di Figus
seppero del loro popolo libero
nella grande Europa.

l'europa dei popoli.jpg

Alla fine del 1996 fu bandito il premio letterario “Un racconto per televideo”, la cui particolarità era che doveva stare in una pagina del giornale televisivo della Rai, pertanto doveva trattarsi di un racconto brevissimo, mi pare 18 righe per 40 battute.
Trattai di Europa a modo mio, provando a non cadere nella deriva retorica, esaltante o scontata, di un’Europa che non c’è o quella che riprende banalmente una storia di guerre, le ultime delle quali troppo vicine a noi.
Per un sardo l’Europa, quella vera, federale, rappresenta un valore positivo, il superamento dello stato coloniale, della condizione di territorio occupato, l’Europa dei popoli che dovrebbe essere, non degli stati, che è.
L‘Europa ha una legislazione molto avanzata che tutela e difende le minoranze, mi cimentai pertanto nel breve racconto previsto, immaginando un quadretto patriottico in cui la Sardegna riconquista l’autogoverno ed entra, senza necessità di usare armi, come popolo libero nella grande Europa.
Dal brano in prosa sono scaturiti questi versi di ulteriore, ma apparente, sintesi.
(XVI.XXVIII-24.12 A)

EUROPA DEI POPOLIultima modifica: 2011-04-27T07:52:00+02:00da thewasteland
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4 pensieri su “EUROPA DEI POPOLI

  1. La sintesi è un’arte e nei tuoi versi c’è un’atmosfera veramente suggestiva e carica di significati… Sarebbe bello leggere anche la prosa… Buona serata, Gea

  2. Stupendi questi versi che ti trascinano nel mondo di Bardilio, attorno al fuoco, nel calore dell’amicizia e degli ideali di libertà. Un ritorno a casa, che si pensa agognato e desiderato mentre si lottava al di là della propria terra, nella grande Europa.

    Un’Europa che, nn dimentichiamo, nasce negli anni 50 come cee, come comunità economica innanzitutto. Può un ideale economico unire? Tu mi parli di popoli…, ma forse il popolo è uno, non credi?
    un caro saluto di passaggio

    giulia

  3. … mi piacerebbe, ma per far uscire i pensieri bisogna aver la mente sgombra ed è un po’ che mi sento troppo costretta dai doveri, dai pensieri, dalle preoccupazioni per il futuro, per i miei figli che si affacciano ad una finestra su un mondo che non mi piace. Ho pensato spesso in questi mesi: “chi me l’ha fatto fare a mettere al mondo queste due creature? La seconda, Maria, con tutti i problemi dell’autismo … cosa sarà il loro futuro quando non ci sarò più io a proteggerli? Poi li guardo vivere il loro “qui, oggi” senza tanti problemi e vorrei essere loro … Allora penso che non sarebbe nulla la mia vita senza questi due cuccioli, parte di me. Il mio tempo presente è fin troppo concreto da poter durare al lungo senza voli … Cambierà? Potremo avere un tempo migliore? un mondo migliore? Al lavoro la svolta tanto attesa non c’è stata, c’è un vivacchiare che a noi che abbiamo occupato il teatro per un mese giorno e notte ci fa dormire con un occhio solo. Vedremo con il nuovo Sindaco …
    Il tuo commento alla foto sulla campagna eletttorale ha colto in pieno il vero messaggio della foto: GRIGIO …. :-))))
    Alla fine penso che seguirò il tuo consiglio magari un un blog diverso :-))))

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