Avanzavamo in corteo
scandendo duri slogan
contro il governo iniquo
che ignora le classi povere.
Il vento soffiava forte
spingendo la polvere
nei nostri occhi furenti,
ma noi continuavamo a gridare
per la libertà e l’eguaglianza
di tutti gli uomini,
ammonivamo i padroni
per il vicino tempo di giustizia.
Eravamo in tanti,
con le stesse idee
e urlavamo per cambiare.
I tentativi demagogici
di screditarci furono inutili.
Quell’anno, seconda superiore, con una serie di rivendicazioni per il diritto allo studio, si iniziò uno sciopero il 24 novembre, due giorni dopo si occupò l’Istituto, fatto sgomberare il 2 Dicembre dalla polizia. Le lezioni regolari ripresero il 7 Dicembre con una coda di ulteriori agitazioni ancora per 10 giorni. La manifestazione incriminata è del primo dicembre, aderivano tutte le scuole superiori di Cagliari e le facoltà universitarie (molte occupate). Era uno dei primi cortei ai quali partecipavo, ricordo precisamente alcuni momenti e volti di mie compagne di classe presenti. Quel giorno infuriava il maestrale, che sollevava cartacce e polvere… ne rimasi evidentemente impressionato, al punto che nella prima stesura fiume (sorta di ballata), molto tragica (titolo originale “Terra [polvere politica]”), una delle invocazioni è “tenete pulito un po’! ” e il protagonista (che nella bolgia aveva perso di vista la ragazza) alla fine è moribondo avendo contratto il “morbo della polvere”.
In realtà vi è un’ispirazione dotta, ovvero le Dust Bowl ballads di Woody Guthrie, da me sentite in traduzione per radio…
(II – 3.12 Sestu)
Originale:
Polvere politica (Terra)
Andavamo uniti per le strade/ gridando contro il governo/ che ci ignora sempre/, e persi lei./ C’era tanta polvere/ e io la cercavo,/ mentre il vento mi tradiva,/ lei sola./
“Vogliamo essere liberi!/ Tutti gli uomini sono uguali!/ Parità di diritti!/ Fate qualcosa di buono!/ Tenete pulito un po’!/ I padroni, stiano attenti,/ pagheranno la nostra rabbia!”/
Lottavo ancora / con la polvere negli occhi,/ ero stanco, non la trovavo/ nella strada alta./
Non respiravo in quei momenti,/ la volevo vicino./
“Siamo in tanti con le stesse idee!/ E’ giunta l’ora di cambiare!/ Verrà il tempo della giustizia!/ Badate solo a voi/ in un paese alla deriva./ Pulite le strade!/ Conquisteremo la libertà!”/
Non potevo cedere,/ non ci fermavamo mai,/ mi mancava il respiro,/ nella gola polvere,/ per cercarla./ Mi sentii male, ero solo./
“Tutti i ministri sono buffoni!/ Servi dei padroni!/ Prostrati in ginocchio!/ Mettiamo fine a ciò/ per il nostro paese/ che va in rovina./ E’ tempo di rivoluzione!”/
Giunti alla meta/ lei si fece viva./ Tossendo forte mi accasciai a terra;/ piangeva e tanta gente intorno./ Un dottore./ Avevo il morbo della polvere/ e lei urlava più forte./
“Libertà per noi! Pulizia! Il nostro paese va alla deriva!”
Per le occhiaie maschili valgono lo stesso correttore e fondotinta, ma uno dei privilegi di voi maschietti è che l’occhio stropicciato, come il capello brizzolato, vi donano… Ma parliamo di cose serie; questa poesia è veramente “potente”, non mi viene altro termine. Emana energia. Buona domenica e grazie del passaggio, Gea
ciao max, è fausto rossi fatti vivo ciao
come ho detto ad aka, ho osservato silenziosa il vostro confronto. mi è venuto da sorridere quando mi hai chiamata in quel modo, una coincidenza che andava a solleticare il mio criticismo, verso certe tematiche. un discorso un pò complesso. ma era bello vedere come vi siete confrontati voi, e l’ho fatto un pò mio. ma esiste davvero l’uguaglianza wast? ti abbraccio
Ehehehe, gli anni della contestazione studentesca…ricordo i sit in nei corridoi, ricordo i cortei e i ragazzi con gli eskimo verdi, gli striscioni, i volantini, gli slogan e il mio tema sul Manzoni tutto scritto in rima, in cui parlavo del popolo oppresso…fu l’unico 4 di tutta la mia carriera scolastica eppure ti garantisco che fu un atto di coraggio, per quei tempi, di cui ancora sono orgogliosa.
scrivi il giorno ma non l’anno di quella manifestazione, se sta dentro il 1978 , c’ero pure io.Che ricordi! eravamo pieni di sogni che qualcuno ha infranto purtroppo.a presto.Paola.
Ciao, grazie per la visita! Avrai visto che ero scomparsa dal web per tanto tempo, avevo il computer in assistenza per un danno all’hardware, sono tornata sul mio blog e in giro per il web da circa due settimane. Ti ringrazio di essere sempre così dolce e gentile con me. ^^ A proposito..ho visto ora che mi hai linkata, ti aggiungo anche io nei miei link! Scusa se non l’ho fatto prima, sono davvero imperdonabile! Un abbraccio. A presto.
Grazie del tuo passaggio e complimenti per i contenuti del tuo blog.
A presto.
Soraya.
Mi sa, mi sa….che siamo coetanei!! TT
non lo pubblico il tuo commento… ma da te non me lo aspettavo. Buone vacanze.
Le lotte dei giusti sono destinate a trionfare. Sempre.
Si, si è arrivato tutto. Ti chiedo la pazienza di aspettare per la risposta. E’ un periodaccio, come si dice.
heila’ west……….. ciaoooo
con questa poesia mi hai riportato agli anni della contestazione.. la scuola, la speranza che avremmo potuto cambiare il mondo…. i vecchi amiici di allora con cui si passavano le serate a discutere con un bottiglione di vino davanti..azz non volgio diventare nostalgica…buona domenica west ben ritrovato terry – luna
sono migrata proprio perchè qui ci s’è rifatti il trucco!
già non sapevano gestire la vecchia piattaforma, coi problemi che ci sono stati nei primi giorni… beh. mi sono finalmente decisa a fare una cosa che mi ronzava per il capo da tempo!
strano che coincida con una fase di crampo della tastiera, ma passerà immagino… o forse no!
chi vivrà vedrà…
Sono contenta che piaccia anche a te… buona domenica, Gea
hasta siempre. af
i giapponesi non amano i loro occhi a mandorla (io li adoro!!!) credo che sia per questo che non disegnano gli occhi all’occidentale. questa tecnica di disegno ha anche un nome che adesso non mi ricordo. ti lascio un bacione^^ci risentiamo ad agosto!! buone vacanze
Permettimi una precisazione: anche i PC proletari hanno diritto ad una veste grafica…il sapere è un diritto universale, anche per quanto riguarda la web grafica…io sono autodidatta (e si vede)….
Foscaforever
ciao, sto per trasferirmi definitivamente su splinder, un bacio
http://alexandrascrive.splinder.com
Non lo so a cosa mi sono data, ma leggere tutta quella roba che mi chiedi mi ha messo in agitazione. Il dattilico catalettico poi, credo mi impedirà di prendere sonno :-)) L’epillio dionisiaco deve essere qualcosa di mostruoso:-)) Purtroppo non ho conservato il tema incriminato, ma certi valori acquisiti allora mi sono rimasti. Baci eroici, che questa è l’unica parola che non mi ha terrorizzata 🙂
meno male che ogni tanto riusciamo a riacchiappare i sogni..a volte basta poco, un profumo, la nostra vecchia scuola….a presto Paola.
si si..proprio così, carina, carina, con il vestitino rosa, le treccine…a giocare al parco….
Ho i miei tempi, un po’ biblici direi… comunque passo a ringraziarti per il commento che mi avevi lasciato. Che era anche un complimento, non so quanto meritato. Buon fine settimana, Gea
Solo per lasciarti un GRAZIE grande come una casa 🙂 Il tuo commento è stato come una ventata di aria fresca, in questo caldo torrido. BA.CIO.NE! 🙂
..il sole scotta vero?? copriti la testa. prrr francesca
“Chi è Pulcinella?”Mi piacerebbe mettere insieme l’opinione di tutti,la risposta più “estemporanea” a questa domanda.Non chiedo di svelare “il mistero di pullicenella”,solo il parere personale di ognuno su questa Maschera.Gli scritti raccolti(con fonte citata,ovvero il link-blog dell’autore) faranno parte della prossima mostra “Su la Maschera” che si terrà a Napoli nel maggio 2008.Ringrazio tutti coloro che daranno il proprio contributo a quella che sarà una “pulcinellata” memorabile.
artista1969
E’ quella l’età giusta perchè si ha rabbia, energia, sogni e si è incazzati al punto giusto. I cambiamenti avvengono solo se sono i giovani a spingerli. Da un parlamento di settantenni cosa ci si può aspettare?
nessun master. è innato.. prrrrrrrr
copri bene il capo che il sole fa male…. vedi poi… che mi combini???…fra
eh eh.. no! non sta per public relation. sta per pernacchione vero. più o meno affettuoso.. ma solo pernacchio.
idem per il bacio. a ri-prrrrrrrrrrrrrrrrrrrr. francesca
Ciao “caro”. Beh non riuscirei a scrivere niente che non sento o che non vivo. La forma è forma, molto personale, condivisibile o no. Quello che c’è dietro mi viene di getto, come qualcosa che devo buttare fuori. Per usare una tua espressione “ci sto dentro”. Rido
ogni volta che guardo questa immagine, mi si stringono il cuore e lo stomaco. dov’è, adesso, tutto ciò? un saluto amaro, af
ciao max non te la prendere con me … sono sempre in vacanza e la testa non ce l’ho qui con me bacio nina
no, i triangoli sono troppo puntuti, io amo la comodità!
geometria??? per carita’! in geometria e matematica non ho mai capito nulla… so a malapena fare una linea tra due punti, pero’ di solito fa dei gran giri, perche’ a parte tutto non ho nemmeno senso dell’orientamento! meglio lasciare i grandi numeri a chi li vuole 😉
Grazie per il passaggio da me! Scusa se rispondo con poca tempestività ma in questi giorni non ho nemmeno acceso il computer dopo un fatto molto brutto accaduto venerdì notte che mi ha scossa parecchio. Potrai leggerne nel mio blog. Comunque io ho già deciso da tempo, che lascio Tiscali e mi avvio con Splinder. Un abbraccio.
insomma si legge nelle tue parole un fremito rivoluzionario..bello il fotocollage!
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Oggi è il giorno degli studenti, dei professori, della scuola, dell’università. Possiamo e dobbiamo appoggiarli…a volte non servono neanche tante parole…parlano la loro affluenza nelle piazze, parlano i loro striscioni…parlano le immagini di oggi.