EVERSIONE CON COMPAGNA PIETRA

Star seduti a contemplare su una panca
in piazza Sordello, d’antica maestosia,
spalle al disadorno duomo di Mantova
tra terre che il cataclisma spesso umilia,
ne’ a bassa padana, ai bordi dell’Emilia,
ha senso per chi il comunismo mentova,
verso i diseredati fa filantropia,
l’anticonformismo e la rivolta affianca?

Come possono porsi masse litiche,
dalla resistenza degli ultimi spinte,
a confrontarsi con mestiere millenne
in riflessione più morbida e coerente?
L’arrampicarsi alla vita persistente,
esigenza filosofica perenne,
questo molto, questo poco, a mezzetinte
contro l’oblio, deduzioni analitiche.

Un socialista, palesandosi tale,
deve ritrovare piena essenza umana,
preparare al meglio la propria coscienza
e sapere, prima di tutto, che fare,
i rimedi, l’impegno, cosa curare,
operare sempre con intelligenza,
tesaurizzare invisa arguzia profana,
in questa notte, luna nera, ancestrale.

Camminare per le strade virgiliane
è nutrirsi di sapienza, non solo d’arte,
veder del mondo una nuova dimensione
nel pericolo giunga altro ancor peggiore,
auspicando uno sviluppo di valore
meno proteso a oscura segregazione,
bensì d’appagare l’anima sia parte
e ricolmo di idealità partigiane.

La contingenza soccorre, è senza colpa,
procede quanto un’occorrenza obiettiva
giocata sulla possibilità data,
debole, ma scientemente necessaria,
fosse d’impeto, apparirebbe arbitraria,
realizzando le occasioni va aiutata,
resa sostenibile e di prospettiva
da dove il mito matildiano rimpolpa

fino alle pietre d’Altamura o Arcisate,
d’Urbino, Spoleto, Isernia, lastricate.
Sassi, primario ripiego intifadista,
mezzo per vivere e sfamare l’artista.

164 eversione con compagna pietra

Metrica: cobla retrogradata in dodecasillabi
Schema: abcddcba eeff
(XXX.XLVI – 10.09 Mantova)