Nell’unica parete della stanza,
cangiante, eretta, incrocio con il cielo,
indica mezzogiorno, ritto stelo,
stremata, nella degli occhi brillanza…
Sbarrati! Labbra a cuore, seno in danza,
inusitata grazia cui anelo.
“Non assumiam rischi per troppo zelo,
prendimi! saprà sono tua sostanza”.
“Sia lodata sempre tra le femine
anche per la tua mente e la tua arte,
il carisma ammaliante e la tua anima,
la tua voce angelica, da una parte…”
Con tutto il suo corpo crea le semine
di paure e virtù di cui è magnanima.
Sonetto
Metrica: abba abba cde dce
(XXIX.XLV – 22.08 Pis/Arbu)