L’INFINITO 2.0

Per certi versi non è il mio poeta,
per certi versi, non per certe rime,
per il residuo ottimismo ch’allieta
qual doncella che vien dal salto esprime.

Del sabato, nella villa quieta,
ho reso conto a Rosalba le stime;
di tempesta cui segue l’aria cheta
ho richiamato a Marlene il sublime.

Eppure mi ha sospinto qui qualcosa,
magari un istinto da trovatore,
poiché, sul colle dell’Infinito, osa.

Dell’Infinito, al vate, è ispiratore
il lido occulto ove lo sguardo posa:
di bicchiere mezzo pieno cantore.

180 l'infinito 2.0

Metrica: sonetto
Schema: ABAB ABAB CDC DCD
(XXXIV.L – 24.05 Recanati)

UNA CONGIURA

Non immaginavo
che la tua festa
sarebbe stata
una congiura contro me;
non presumesti un particolare:
l’amica timida e solitaria
che cautamente mi avvicinò.
Ciò rovinò
i tuoi piani
e in fretta cercasti
di rimediare all’errore,
ma avendo intuito l’inganno
me ne andai con lei
e tu accusasti il colpo.
La mia rabbia
ebbe sfogo impetuoso
sul suo dolce corpo.
Col tempo
dimenticai quel giorno
grazie al nuovo amore,
ma ancora mi preoccupo
di non averti fatto
soffrire abbastanza.congiura,notte,spagna,indipendentismo,tresche

Questo è l’esempio più lampante che i diari, anche “minimi”, sono utilissimi a futura memoria.
Quando ho riletto questo brano, titolo originale “Delusione di sabato”, ho pensato ad un fatto e a delle protagoniste ben precise, ma non ci siamo con i tempi, quell’episodio è successivo di qualche anno. Frugando tra le carte ho scoperto che, in realtà, fu ispirato da un Italia-Spagna, in cui il pubblico sardo fece il tifo per la squadra iberica, che vinse. In quell’occasione la vissi male per ragioni di parte (nell’Italia giocavano cinque interisti), oggi (dopo anni di tifo contro la nazionale italiana) la vedo in modo diverso.
In seguito ad una revisione successiva il brano ha perso quasi del tutto ogni allusione sportiva, conservando unicamente la trasposizione di due tifose notate là, una contro e un’altra a (mio) favore, sul piano del conflitto sentimentale.
(III – 20.2 S)