UNA PAGINA DI STORIA

Nascesti tempo addietro
grazie a due compagni
che un giorno si amarono.
Quando la tua vita iniziò
la gioia riempì gli occhi
di chi ti stava intorno:
fu un evento importante,
come ogni venuta al mondo,
una pagina di storia.
Fu un dolce caso
il nostro incontro
non credere al destino.
Parlami e rivelati,
sei un essere umano,
agisci secondo coscienza;
spiegati i fenomeni
dell’esistenza circostante,
conosci te stessa.
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Versi celebrativi e asciutti (dopo la revisione) per il compleanno di L., una delle due protagoniste degli ultimi post. La mia età sempre sedici anni.
L’originale è molto più enfatico e retorico, il titolo era “Nasce una donna”. Compiva quindici anni, per me era già una donna! I versi richiamavano la metrica di una canzone di Battisti , “Anna”.
Nel diario: L. ti amo tanto anche se non sei qui.
Salteremo il facile fandango e gireremo per le strade allacciati, ma non voglio che il tuo bel viso diventi nella notte un’ombra bianca di pallido. (Procol Harum suggestion, ndt)
(II – 23.11 Sestu)

Musiica:
MI RE
RE DO
DO MI
(…e si riprende)
(IV – 17.12 A)

UN MONDO DIVERSO

UN ANNO DI POEESIE

Il 10 settembre scorso POEESIE ha compiuto un anno, ci tenevo a celebrarlo, ma non ho potuto…
…il 10 settembre mi ha colto in Croazia, assolutamente impossibilitato a farlo, lo faccio ora, un mese dopo, un po’ in sordina.
L’anniversario doveva essere l’occasione per un bilancio, per linkare tutti i compagni di viaggio… questo lavoro sarà spalmato nel tempo, che è sempre poco.
Comunque, si dia luogo alla CELEBRATION… da bere per tutti!!!
Auguri Poeesie!

UN MONDO DIVERSO

Il primo mattino è buono per pensare,
disponiti a scender dal tuo letto e,
suvvia, concediti all’aria novella,
scoprirai un mondo diverso.
La tua riflessione soavemente fresca 
non potrà fare a meno di illustrarti  
come l’uomo è in grado di essere:
tempi d’arte limitata!
Tu non sei più quello che tua madre creò;
pensieri che dovrebbero essere puri,
colorano di fumo e di morte.

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Quinto brano dell’Esalogia. Monito sull’avvenuto superamento dei limiti oltre i quali vi è solo distruzione, ma il mattino è ancora una chance.
(V – 7.4 Cagliari)