La magia avviene solo una volta.
I tuoi occhi celesti dietro lenti
erano oggi più desiderabili,
ho cercato di scorgerli assenzienti,
di sommo interesse, memorabili.
Dolce, ma ferma in pensieri silenti,
me estasiato in attimi mirabili
di tua presenza e del gioco di sguardi
fulminei, a decifrare traguardi.
Non so se hai percepito i miei ardori,
pavidi, indecisi, timidi alquanto,
turbati di svelare i batticuori
e non saper com’eri tu intanto.
Serbo quei momenti pari ai cantori:
Le donne, i cavallier… gli amori, incanto;
le cortesie, l’audaci imprese e plano,
così contava il poeta emiliano.
Canto cortese al modo di un troviere
poiché tu colga eppur non avrai inteso
del cercatore in vissute atmosfere
del nostro incontro fortuito e inatteso
dove si dissero casi e chimere
di simbiosi, distanze e malinteso.
Altro venerdì in cui lucciola sguazza,
la mia strada opposta, verso la piazza.
Solo una volta avviene la magia.
Metrica: ottave con intro e coda
Schema: abababcc
(XXXIV.L – 19.01 A)