ABOUT PROMENADE…

Scusa se ti chiamo amore
e son lievi queste parole…
Minerva spira d’improvviso
ora ch’è ita mi rendo conto.
Queste notti abbracciato a te
l’hanno scossa… Sorpresa, paura…
della libertà del nostro a.
Flash all’inizio di via Giulia
che percorriamo avvinghiati,
ogni dieci passi un bacio.
In fondo, al centro della piazza,
violeremo i sampietrini
sfilandoci il nostro casual,
con l’approvazione delle acque
fluenti oltre il muretto…
e il traffico lento ammiccante.
Stupenda la presentazione…

68 promenade

Interrompo la pubblicazione dei versi in limba e anche la proposizione cronologica dei miei brani, per pubblicarne uno relativamente recente, esattamente di un anno fa.
Diverse volte in passato mi è stato chiesto di pubblicare brani attuali, fino ad ora ho seguito la mia linea, se adesso faccio un’eccezione è perchè ci sono dei motivi molto importanti.
Il brano, scritto il 28 marzo dello scorso anno, è dedicato alla donna che amo, è passato un anno e la amo sempre di più. E’ un momento difficile ed è necessario che lo dica al mondo che il mio cuore è impegnato con Lei, e inizio qui.
Il brano, in novenari in parte irregolari, ha un titolo che porta il suo nome, dunque qui ne compare uno provvisorio.

Si tratta della trasposizione del sogno fatto quella mattina, nel dormiveglia stesso si formarono i primi versi, come se fossero dettati… Un fenomeno già accadutomi alcune volte.
A Roma per la presentazione del mio libro, utilizziamo la mattina per visitare la città, le nebbie del ricordo si alzano all’inizio di via Giulia che percorriamo tutta, ebbri di passione, finchè alla fine, dove la via si congiunge con il Lungotevere ci stendiamo sul selciato…
(XXV.XLI – 28.3 A)