INNANTIS DE EVA

Innantis ‘e m’arregodai de Eva
m’enit a conca sa Dea Mater
de titas puntudas
che cùcuru ‘e Mamilla…
e frumis de lati
poderàus de s’istoria
de Alèni de Troia
a Eleanora d’Arbaree.
Ddas ammostant in su cuadroxu
o asuta a velludus,
in sa plaja buida
o ddas prenint de misteru.
Veladas, allichididas,
masedas o inchietas,
asut’e gunneddas, artivas.
E nebida chi est prus timòngia,
indrucit, lìsat, imbèllat.
Oi baddant in s’anèa
e a botas in su monti,
in paperis e tzìnemas,
petza tropu craca,
pagu logu po poesia.
Mi dda procuru deu
bandidu de s’acòdriu.
Is de Nìves lisas,
de Luxìa perfetas,
intrusciadas de Olària
agrighiddidas de Malèni,
velludadas is de Suìa
sas mellus cussas de Arèga… 

innantis2.jpg

Ulteriore salto di qualche anno dopo « Su contu » e si perviene ad una serie di componimenti sempre in sardo.
Il primo è questo, forse non abbastanza ermetico perché non si colga l’”oggetto” del desiderio da cui è ispirato; superfluo aggiungere che i nomi in coda sono di fantasia, piccolo omaggio all’onomastica sarda.
Questo ciclo di brani risponde alla caratteristica del componimento di getto, fluido, spontaneo, nell’ambito però di un’atmosfera ispiratrice ben definita, che era allora il sogno e il colore di grano di un’infanzia che ormai si allontanava nel tempo e il cui ricordo trasmetteva un alone di mistero, di incantesimo, di magia.
(XIII.XXIV-30.07 A)

Traduzione:
PRIMA DI EVA
Ancora prima che mi ricordi di Eva/ mi viene in mente la Dea Madre,/ dai seni a punta/ come le colline della Marmilla…/ e fiumi di latte/ arginati dalla Storia,/ da Elena di Troia/ a Eleonora D’Arborea./
Le mostrano di nascosto/ o sotto velluti,/ nelle spiagge deserte/ o le riempiono di mistero./
Velate, eleganti,/ dolci o inquiete,/ sotto le gonne, fiere./
E nebbia che è più incenso,/ addolcisce, liscia, abbellisce./
Oggi ballano nella sabbia/ e alcune volte in montagna,/ sui giornali e nei cinema,/ eccessivo ammasso di carne,/ poco spazio per la poesia./ Me la procuro io/ bandito dai compromessi./
Quelle lisce,/ perfette,/ turgide,/ prosperose,/ vellutate,/ le migliori quelle di Greca./

altra onomastica:
Nìves = Neviana
Luxìa = Lucia
Olària = Eulalia
Malèni = Maddalena
Suìa = Sofia

INNANTIS DE EVAultima modifica: 2009-09-30T23:37:00+02:00da thewasteland
Reposta per primo quest’articolo

8 pensieri su “INNANTIS DE EVA

  1. Le foto traducono il testo :)))
    Ma come ti vengono in mente certe cose? Da Sandra che ce le ha liscie, a quelle vellutate di Rosalba…
    Meglio che nn si traduca tutto, va.

  2. Effettivamente, anche senza foto, sono riuscita a capire anche io… ;-)) In realtà ho avuto un bravo prof. di filologia che ci ha spiegato alcune evoluzioni della lingua… Un saluto, Gea

  3. Ho provato a lasciarti un messaggio su FB per farti i miei complimenti per il libro, ma non ci sono riuscita.
    Te li faccio qui ora, anche se del libro sapevo già da tempo…
    Un abbraccio.:-) faraluna

  4. Hai una cultura musicale immensa…, ma i formula3?

    Sì, hai ragione, Lombroso c’aveva la fissa con la fisiognomica e siccome i tratti dei sardi sono molto marcati, forse cercava di verificare la sua teoria sul banditismo. Ma d’altra parte lui era uno scienziato e a quel tempo non dev’essere stato facile. Cavolo, ma lo sai che fanno studi ancora sul comportamento criminale in relazione al cervello e lo sezionano e lo conservano?…brrrr…brrrividi

I commenti sono chiusi.