UN SOGNO

Dopo essere tornato a casa
mi sono abbandonato alle nostalgie
e ho combattuto il malumore
sognando.
Una ninfetta mi è venuta accanto
e mi ha chiesto di amarla:
gli altri l’avevano evitata
ridendo.
Ho rifiutato,
notando il suo corpo già maturo,
e le ho spiegato
che stavo desiderando un’altra.
Perdendo la speranza di starmi accanto
si è allontanata delusa, così l’ho
richiamata.
Mi ha guardato dolcemente,
poi è fuggita via irata,
avendo capito che si trattava di
simpatia.
Nella realtà
il dialogo con la mia ragazza è in crisi,
proprio perché
nel mio affetto c’è comprensione.
un sogno.jpg

Brano scritto a quindici anni. A tratti mi vergogno ancora un po’ della retorica che investe alcuni passi come uno tsunami. Per questo motivo il brano ha subito nel tempo fior di rimaneggiamenti. Quel che rimane è una certa atmosfera che mi rimanda a quei giorni, a quegli amori irripetibili, nutriti da sguardi, contatti leggeri, carezze, sorrisi, gelosie, strategie e soprattutto sogni.
Si intravede, in nuce, un approccio letterario pervaso ancora da gusti musicali, ma più romantici, riscontrabili anche nella scelta di alcune parole. Simpatia e comprensione, in questo caso sinonimi, alleggeriscono concetti più banali e crudi; mentre ninfetta è una scelta pudica, post morso della mela.
Diario: questa è la storia del mio breve incontro con M… (storia un po’ rovesciata, ndr)
La metrica originale ricalca un brano inglese del tempo che non mi viene in mente, al punto che sto sospettando il motivo sia mio.
(II-17.9 A)
Melodia:
RE DO MI RE MI RE
RE-
RE
MI MI-
(IV – 30.8 A)
UN SOGNOultima modifica: 2006-12-31T20:20:00+01:00da thewasteland
Reposta per primo quest’articolo

34 pensieri su “UN SOGNO

  1. A 15 anni la poesia diventa racconto, o il contrario, si racconta in poesia. E i concetti rispecchiano ancora l’ingenuità dell’età. Non ti devi vergognare…og ni età ha la sua poesia. Anche se in ritardo ricambio gli auguri per un nuovo anno intenso da vivere…anche a parole. Un abbraccio.

  2. guardati “a close shave”, un corto con wallace & gromit, e vedrai che la povera dolly ti sarà subito più simpatica! buon anno nuovo poeta in erba!

  3. ehi ciao!come stai?sxo bene!era un pò ke nn ci si sentiva!oddio.. ..mogliettina ambita nn ne sono convinta….xò diciamo ke riesco a far combaciare bene le faccende di casa(ma proprio tutte!!)con il mio lavoro!ed è già una gran cosa!ora mi stò scrvellando x decidere cosa cucinare xkè ho ospiti a pranzo….mah!i nventerò qualkosa!sxo di sentirti presto….nel frattempo….1b acio!

  4. Io di solito sono molto più spietata con i vecchi scritti, ma io sono spietata di mio soprattutto verso me stessa. Mi concedo solo l’ingenuità e la voglia di buttar giù dei pensieri non chiari. Buon Anno Wasteland con un po’ di ritardo. Ma l’importante è farseli no?

  5. Ciao!!! Rispondo al tuo commento… bene! Non ricordo nemmeno a chi ti riferisci o a cosa (uragano?)… mannaggia son proprio da rottamare ormai 🙂 un bacio, Manu

  6. ciao max, hai ragione passato e presente si rincorrono spesso e volentieri, si confondono, spumeggiano nell’aria come onde.
    Spero di poter leggere presto un tuo nuovo post.

  7. Ciao Angel! Eh si pare sia arrivato il freddo, ma meglio così basta stringersi per scaldarsi un po’ ^__= ehehehe scherzo.. ma dimmi come stai? spero tutto ok… Un baciotto caldo caldo!

  8. Si vuole quello che non si ha… e viceversa.Rigua rdo alla tele non c’è bisogno di fare un’associazion e del genere, basta spegnere o guardare ciò che piace e lo so è raro, aspettando tempi migliori…Graz ie del commento, dolceserata mil

  9. veramente i Dream Theater non li ascolto, non so che genere fanno e quindi non li posso paragonare a nessun gruppo giapponese. cmq ti riferivi alla canzone in sottofondo? quelli sono i Dir en Grey e sono il mio gruppo preferito. piano piano si stanno facendo conoscere anche qui in europa. buona domenica 🙂

  10. Scusa ma non ho capito il tuo commento. Sicuramente ci sarà una sottile ironia autocompiacente ma io non riesco ugualmente a capirla. Spiacente.
    R.

  11. Sono felice che tu sia felice di conoscere persone normalissime. Vuol dire che la vita non ti annoia mai. C’è una fiumana di gente normale da conoscere, decisamente molto più interessante di me che conduco una vita normale, in un posto normale, che amo mangiare roba normale, che mi vesto in modo normale, ho un rapporto normale con le persone che amo.

  12. Grazie per la visita al mio blog (http://sweetla nd.blog.tiscali. it),
    benvenuta! Che belli i tuoi scritti, e la musica di sottofondo è a dir poco favolosa, mi hai fatto emozionare! Torna presto se ti va, un abbraccio.
    Silvietta

I commenti sono chiusi.